
Quando la mente blocca il corpo: affrontare le difficoltà sessuali attraverso un percorso psicologico
La sessualità non è solo una questione fisica. Anche quando il corpo “funziona”, possono esserci blocchi, difficoltà, evitamenti o vissuti di inadeguatezza che compromettono il benessere sessuale, individuale o di coppia.
In molti casi, alla base delle difficoltà sessuali vi sono fattori di natura psicologica, come:
- ansia da prestazione e paura di deludere;
- timore della gravidanza o della trasmissione di malattie;
- depressione o vissuti depressivi che abbassano il desiderio;
- convinzioni distorte o irrealistiche legate alla sessualità;
- influenze morali, culturali o religiose rigide;
- conflitti o fatiche relazionali;
- senso di inadeguatezza o insicurezza.
Quando sono stati esclusi eventuali fattori organici tramite esami medici, diventa fondamentale affrontare il problema sul piano psicologico. Le difficoltà sessuali spesso sono la manifestazione di dinamiche più profonde legate all’identità, all’autostima, alla relazione con l’altro.
Come può aiutare un percorso psicologico
L’intervento psicologico nella consulenza psicosessuologica si propone di offrire uno spazio protetto e non giudicante in cui esplorare pensieri, emozioni e vissuti legati alla sessualità.
Si lavora su più livelli: dalle convinzioni disfunzionali alle paure, dai blocchi emotivi alla comunicazione nella coppia, favorendo una maggiore consapevolezza del proprio corpo e dei propri desideri.
Ogni percorso è personalizzato, costruito in base alla specifica difficoltà e alla persona. L’obiettivo non è solo “superare un problema”, ma ritrovare un’esperienza più libera, serena e autentica della propria sessualità.
Prova a scrivere — senza giudizio — tre pensieri che emergono quando vivi o immagini una situazione intima. Poi chiediti: “A chi appartengono davvero questi pensieri?”
Sono davvero tuoi, oppure sono idee, aspettative o convinzioni che hai assorbito nel tempo da contesti familiari, culturali o relazionali?
Questo esercizio aiuta a iniziare a distinguere ciò che senti autenticamente da ciò che è stato “imposto” nel tempo.
Portare consapevolezza su queste voci interiori può essere un primo passo per liberarsi da pressioni o blocchi e ricominciare ad ascoltarsi in modo più vero.